Stay hungry, stay foolish! Quando le parole dei grandi sono di ispirazione per i giovani

La laurea (magistrale) rappresenta un momento cruciale nella vita di uno studente. E’ il traguardo a cui si aspira e su cui si fantastica per anni, anni duri passati sui libri a studiare, di sveglie presto al mattino e nottate a ripassare, di ansia pre-esame ma allo stesso tempo di soddisfazioni, divertimenti, nuove amicizie. Momenti che non si potranno dimenticare e a cui in futuro ripenseremo con molto nostalgia .
Il giorno della laurea è inevitabile, anche la persona dai nervi più saldi sentirà un brivido. Il brivido di chi pensa: e ora? Un misto di timore e curiosità, tipico di chi chiude una porta e non sa quale altra aprire.
In queste situazioni, le parole di una persona che sia un esempio positivo per quello che è riuscita a ottenere, per le difficoltà superate sono un’ importante fonte di ispirazione per tutti i giovani laureati.
In America è una tradizione di lunga data quella del Commencement Speech, discorso tenuto da personalità di rilievo in occasione della consegna dei diplomi di laurea, di solito nelle università più importanti del paese. Un compito importante, quello di smuovere gli animi di una platea di giovani laureati, ma che in tanti hanno svolto tra cui J.F Kennedy nel 1962 che disse agli studenti di Yale che la pace era possibile: “La nostra attitudine è pensare che non si possa realizzare o che sia irreale. Questo è pericoloso, è una convinzione disfattista. Ci porta a pensare che la guerra è inevitabile e che siamo bloccati da forze incontrollabili. Ma anche JK Rowling nel 2008 che parlò dell’ importanza del fallimento:”Allora perché parlare dei benefici del fallimento? Semplicemente perché fallire ha voluto dire spogliarsi dell’inessenziale. Ho smesso di fingere di essere qualcos’altro se non me stessa e ho iniziato a indirizzare tutte le mie energie verso la conclusione dell’unico lavoro che per me aveva importanza”.
Uno dei discorsi che ha ispirato milioni di persone e non solo i giovani laureati è quello di Steve Jobs del 2005 alla Stanford University in cui ha pronunciato la famosa frase: Stay hungry, stay foolish! “Siate affamati! Siate folli!”
Penso che il suo intervento sia diretto, personale e senza tempo e che possa arrivare a tutti anche a coloro che non stimano il lavoro di Jobs. “Today, I want to tell you three stories from my life. That’s it. No big deal


Racconta tre storie della sua vita, la prima parla di “unire i puntini della propria vita”
Alcune volte le cose non vanno come previsto, ma davanti alle decisioni prese si può presentare qualcosa di inatteso. L’abbandono del college, il primo Mac costruito nel garage dei genitori e infine un’azienda da 2 miliardi di dollari
“you can’t connect the dots looking forward; you can only connect them looking backwards. So you have to trust that the dots will somehow connect in your future. You have to trust in something — your gut, destiny, life, karma, whatever — because believing that the dots will connect down the road will give you the confidence to follow your heart, even when it leads you off the well-worn path, and that will make all the difference.”
“non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete… questo approccio non mi ha mai lasciato a terra, e ha fatto la differenza nella mia vita”.


La seconda parla di amore e perdita: l’ incontro con la moglie, la famiglia, il licenziamento dalla società da lui fondata.                                                                                                                                      
“I’m pretty sure none of this would have happened if I hadn’t been fired from Apple. It was awful tasting medicine, but I guess the patient needed it. Sometime life — Sometimes life’s going to hit you in the head with a brick. Don’t lose faith. I’m convinced that the only thing that kept me going was that I loved what I did. You’ve got to find what you love.”                                                                                                                                                        “Sono abbastanza sicuro che niente di tutto questo mi sarebbe accaduto se non fossi stato licenziato dalla Apple. Fu una medicina con un saporaccio, ma presumo che ‘il paziente’ne avesse bisogno. Ogni tanto la vita vi colpisce sulla testa con un mattone. Non perdete la fiducia, però. Sono convinto che l’unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l’amore per ciò che facevo. Dovete trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il/la vostro/a findanzato/a che per il vostro lavoro”.

Infine la terza storia riguarda la morte, la malattia e la guarigione
“Your time is limited, so don’t waste it living someone else’s life. Don’t be trapped by dogma — which is living with the results of other people’s thinking. Don’t let the noise of others’ opinions drown out your own inner voice. And most important, have the courage to follow your heart and intuition. They somehow already know what you truly want to become. Everything else is secondary.”
“Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario”.

Conclude il suo discorso con la famosa frase Stay hungry stay foolish! Tratto dal catalogo the Whole Earth Catalogue famoso negli anni 70
“And now, as you graduate to begin anew, I wish that for you: Stay Hungry. Stay Foolish”.
“Ora, nel giorno della vostra laurea, pronti nel cominciare una nuova avventura, auguro questo a voi”.

Siate affamati. Siate folli.